martedì 13 marzo 2018

Aggiornamento breve - AIVS e Toni Occhiello, «anti-sette» sempre più business

Si era già detto in un precedente post della squallida questua messa in atto tramite Facebook da Toni Occhiello nei confronti degli utenti che si mostrano interessati ai contenuti diffuso dalla pagina di AIVS e delle diverse pagine infamanti nei confronti della Soka Gakkai.

A giudicare dagli sviluppi degli ultimi giorni, non si può che notare un accentuarsi di tale attività che, a poco a poco, assume sempre più i tratti del business.

Come in ogni attività commerciale, Toni Occhiello e i suoi tre o quattro «fedelissimi» mettono in promozione alcuni post su Facebook per pubblicizzare AIVS, come si è riferito precedentemente e come si può notare anche qui con un post uscito la scorsa settimana:


Chiaramente la réclame attira persone sulle loro pagine e richieste di inserimento nel loro gruppo chiuso, come avviene normalmente per qualsiasi pagina Facebook i cui gestori desiderano aumentare il «parco clienti».

Una volta nel recinto, alla prima occasione, gli utenti ricevono richieste di iscriversi (a titolo oneroso, ossia pagando) all’associazione; richieste che vengono propinate in modo più o meno accattivante, come si è visto in precedenza e come vediamo nuovamente qui nei commenti a questo post del 24 Febbraio scorso:


Ma la raccolta fondi di AIVS non si ferma qui: evidentemente dev’essere stato «fiutato il filone», se Toni Occhiello riesce addirittura a inventarsi un «Gold Club» (con relativo tesseramento) stile «carta fedeltà» del supermercato.

Eccone l’annuncio, che è proprio di ieri:


Con un po’ di ironia, si potrebbe dire che manca solo la «raccolta punti» per gli «omaggi AIVS».

Sfortunatamente, passata l’ironia, si può solo constatare quali sono i «prodotti» che AIVS «mette in vendita»:


«Testimonianze» anonime, prive di un contraddittorio serio e coscienzioso, probabilmente nemmeno sottoposte a un vaglio per accertarne l’attendibilità; storie che, per quanto ne può sapere un ignaro spettatore, potrebbero anche essere inventate di sana pianta, tanto più che sono alquanto scarne in termini di circostanze, nomi e fatti precisi.

Ecco la «merce di scambio» di AIVS e degli «anti-sette».

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