domenica 13 maggio 2018

Aggiornamento breve - gli «anti-sette» di AIVS fanno «dossieraggio»?

Siccome Lorita Tinelli, in un post su Facebook di alcuni giorni fa, ha espresso delle lamentele da melodramma (che abbiamo debitamente commentato) e, fra le altre cose, ci ha indebitamente accusati di «dossieraggio», ci pare il caso di mettere in luce qualche fatto concreto a tale proposito.

A dire il vero, avevamo già accennato a questo tema in un post di qualche settimana fa, ma riteniamo necessario ritornarvi.


Cominciamo anzitutto a capire di che cosa stiamo parlando: individuiamo il significato del vocabolo adoperato dalla psicologa pugliese (a nostro parere completamente a sproposito), «dossieraggio»:


Forse la Tinelli si riferiva alle attività a più riprese annunciate da Toni Occhiello, come in questo commento?


Oppure si riferiva ai propositi evidenziati dal braccio destro di Occhiello e gestore delle pagine Internet di AIVS, Luciano Madon in quest’altro commento?


Anche ammesso per ipotesi (ma decisamente non concesso) che quel «combatterli» sia un intento nobile, nella nostra Repubblica è previsto che vi siano degli enti preposti sia a svolgere indagini, sia a sanzionare con la legge gli eventuali comportamenti illeciti commessi dalle persone.

Quindi, chi autorizza Madon e i suoi compari a compilare dei «dossier»?

Si badi bene che il post in calce al quale è stato scritto quel commento (la data è il 10 maggio scorso) parla di «testimonianze» afferenti non solo alla sfera religiosa, ma anche a questioni familiari, situazioni di tipo medico e sanitario o addirittura psichiatrico, problematiche finanziarie, ecc. Insomma, tutte cose che vanno a toccare informazioni strettamente riservate sulle persone coinvolte, delle quali però Madon insiste a gran voce che si facciano nomi e cognomi.

Non è questo, quindi, dossieraggio? Non è questa una condotta a rischio di diffamazione?

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