A dire il vero, avevamo già accennato a questo tema in un post di qualche settimana fa, ma riteniamo necessario ritornarvi.
Cominciamo anzitutto a capire di che cosa stiamo parlando: individuiamo il significato del vocabolo adoperato dalla psicologa pugliese (a nostro parere completamente a sproposito), «dossieraggio»:
Forse la Tinelli si riferiva alle attività a più riprese annunciate da Toni Occhiello, come in questo commento?
Oppure si riferiva ai propositi evidenziati dal braccio destro di Occhiello e gestore delle pagine Internet di AIVS, Luciano Madon in quest’altro commento?
Anche ammesso per ipotesi (ma decisamente non concesso) che quel «combatterli» sia un intento nobile, nella nostra Repubblica è previsto che vi siano degli enti preposti sia a svolgere indagini, sia a sanzionare con la legge gli eventuali comportamenti illeciti commessi dalle persone.
Quindi, chi autorizza Madon e i suoi compari a compilare dei «dossier»?
Si badi bene che il post in calce al quale è stato scritto quel commento (la data è il 10 maggio scorso) parla di «testimonianze» afferenti non solo alla sfera religiosa, ma anche a questioni familiari, situazioni di tipo medico e sanitario o addirittura psichiatrico, problematiche finanziarie, ecc. Insomma, tutte cose che vanno a toccare informazioni strettamente riservate sulle persone coinvolte, delle quali però Madon insiste a gran voce che si facciano nomi e cognomi.
Non è questo, quindi, dossieraggio? Non è questa una condotta a rischio di diffamazione?
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