sabato 9 giugno 2018

Ecco come la propaganda «anti-sette» può nuocere anche alle religioni tradizionali

Spesso la martellante propaganda «anti-sette» finisce per nuocere anche alle religioni tradizionali.

Nel nostro paese, la religione maggioritaria è quella professata dalla Chiesa Cattolica Apostolica Romana.

In questo post, proponiamo alcuni elementi di esempio che rendono l’idea di come il tam-tam mediatico «anti-sette», oltre a rappresentare un business per i suoi principali esponenti, danneggia anche la concezione di spiritualità e religione nella gente.

Avevamo toccato già in precedenza questo tema: non è infatti un mistero (anzi, è assodato) che gli «anti-sette» abbiano nel loro mirino anche gruppi esoterici o elitari di matrice cattolica come l’Opus Dei, i Legionari di Cristo, i Focolarini, il Cammino Neocatecumenale, ecc., tanto quanto gli Hare Krishna, i Mormoni, Scientology, la Chiesa dell’Unificazione del Reverendo Moon, Damanhur, il Buddismo Soka Gakkai, ecc.

A qualcuno potrà apparire una novità, ma l’uso spregiudicato del vocabolo «setta» (che, come s’è visto, genera uno stigma) viene messo in atto non solo contro i «movimenti religiosi alternativi» più o meno discussi come quelli appena citati, ma anche – appunto – contro le formazioni di derivazione cattolica maggiormente caratterizzate da una morale rigida e attentamente codificata per cui vi è una richiesta di adesione globale e di partecipazione attiva in misura assai più elevata rispetto alla pratica del cattolicesimo normalmente diffusa o tradizionale.

Vi sono numerosi siti Internet italiani di chiara ispirazione «anti-sette» (che, infatti, spesso fanno riferimento a Lorita Tinelli del CeSAP piuttosto che a don Aldo Buonaiuto o a qualche altro esponente del loro fronte militante, nessuno dei quali però dotato di reali e concrete qualifiche accademiche in tema), in cui vengono presi di mira i succitati gruppi cattolici tanto quanto gli altri movimenti «alternativi».

Quei siti, blog e pagine Facebook «anti-sette», naturalmente, non mancano di portare avanti l’ideologia del controverso concetto di «manipolazione mentale» o «plagio», oramai completamente screditato (e non solo da noi, ma da altre e ben più autorevoli fonti), nel sistematico tentativo di fare pressione su un governo dopo l’altro affinché sia ripristinata una fattispecie di reato, già presente nel periodo fascista e giudicata incostituzionale nel 1981, mediante la quale si possano colpire le credenze «alternative» o «non convenzionali». È un tema che abbiamo affrontato molte volte in questo blog.

Ed ora passiamo alle prove e riportiamo qualche esempio a corredo di quanto stiamo qui affermando.

Fra i movimenti cattolici più colpiti dalla propaganda «anti-sette» vi è senz’altro il «Cammino Neocatecumenale»: in Internet vi sono numerosi siti, blog e gruppi Facebook che lo osteggiano seguendo il solito leitmotiv adoperato nei confronti di tutti gli altri gruppi minoritari: storie di apostati («fuoriusciti»), resoconti di «vittime», critiche al vetriolo, scherno, qua e là offese e turpiloquio.

Ecco un esempio, il post è del Febbraio 2015:


Quanto odio, quanto astio, quanta intolleranza, naturalmente senza alcuna possibilità di replica e di comprensione di tanto livore, dato che non vi è alcuna circostanza precisa né alcuna opportunità per chi sta venendo accusato di discolparsi e di fornire una qualche giustificazione del proprio comportamento.

È un modus operandi tipico degli «anti-sette»: cristallizzare recriminazioni e lamentele malevole senza mai la benché minima parvenza di una par condicio.

Naturalmente, secondo costoro, guai a chi osa divulgare la dottrina del Cammino Neocatecumenale cercando di coinvolgere sempre più persone per pregare assieme e portare avanti quel credo:


In altri termini, guai a rifarsi a ciò che dice la Costituzionehttps://www.senato.it/1024 della Repubblica Italiana: «Tutti hanno diritto di professare liberamente la propria fede religiosa in qualsiasi forma, individuale o associata, di farne propaganda e di esercitarne in privato o in pubblico il culto» (cfr. art. 19).

Ma non solo i Neocatecumenali sono soggetti a tali episodi di intolleranza: in tutta Internet si trovano i germi dell’ideologia antireligiosa. Qui mostriamo uno stralcio di un intero blog (con decine e decine di post) che attacca i Focolarini, gestito da una psichiatra (naturalmente anche lei apostata del movimento). Il post è piuttosto datato (2010), ma il blog è tuttora attivo e c’è materiale ben più recente:


Per non parlare, poi, dell’allarmismo vero e proprio profuso in trasmissioni televisive come quella già citata all’inizio del presente post, e di molte altre anche recenti: programmi in cui si fa di tutta l’erba un fascio con il chiaro intento di «fare share» diffondendo terrore per la spiritualità e repulsione nei confronti del «diverso».

Tutta questa propaganda mediatica da parte degli «anti-sette» conduce a situazioni grottesche e quasi imbarazzanti come quella che si è verificata a Lugano (Svizzera) il mese scorso, in cui il comune di Lugano ha negato ad una congregazione cristiana denominata Helvetia Christiana (emanazione del più noto movimento Tradizione, Famiglia e Proprietà o TFP, con sede in Roma) il permesso di svolgere una manifestazione (ovviamente pacifica) imperniata sulla recitazione pubblica di un rosario alla presenza di una statua della Madonna di Fatima.

Tale manifestazione, in programma per sabato 26 maggio, voleva anche rappresentare un contraltare del «gay pride» che si sarebbe svolto la settimana successiva (sabato 2 giugno); il municipio di Lugano, però, ha negato il permesso all’evento di Helvetia Christiana mentre ha concesso autorizzazione e patrocinio al «gay pride».

La reazione del movimento cattolico è stata di assoluta indignazione ed ha anticipato la presentazione di un ricorso presso le autorità svizzere, sulla base della protesta per una lampante negazione della loro libertà di espressione e del diritto di professare in pubblico il loro culto.

Di fronte a tali accuse, la replica di un consigliere municipale (tale Lorenzo Quadri) è stata alquanto tranchant e si è incentrata sullo screditare la stessa TFP definendola una «associazione estremista e settaria»: ecco affiorare il tipico metodo «anti-sette», con l’uso offensivo di una certa terminologia «ad effetto».


Non si fa attendere la risposta della TFP, i cui responsabili sono evidentemente ben consapevoli dello stigma che accompagna la parola «setta»:


E pensare che ad utilizzare certa terminologia e certi toni intolleranti, qualche volta, sono persino dei sacerdoti (quelli sì, forse, estremisti) che sembrerebbero voler riesumare la «santa inquisizione», come il succitato don Aldo Buonaiuto!

Ma – anche se non si è cattolici e persino se non si è affatto religiosi perché atei o agnostici – quali dovrebbero essere dei valori di puro e semplice buon senso sui quali fondare le proprie azioni e il proprio comportamento nei confronti di chi porta avanti idee anche radicalmente diverse dalle proprie? Facciamolo dire ad Annalisa Montanaro, l’avvocatessa di una delle sigle più estremiste fra gli «anti-sette», la AIVS:


Ci domandiamo: quanto è in linea una tanto nobile dichiarazione con l’operato concreto degli «anti-sette», documentato nel nostro blog?

2 commenti:

  1. Il Cammino Neocatecumenale puo essere chiamato tutto meno che una setta. Io vi ho fatto parte per 37 anni e lo posso senza timore paragonare alla prima esperienza Francescana. Dove i millantatori i pauperisti e quant'altri erano ogni giorno nel mirino della Santa Sede. Ci volle lo Spirito Santo davvero leggendo le vicende riportate dalla Fonti Francescane perché un Papa che aveva ben altri pensieri per la testa come Innocenzo III lo approvasse in prima istanza da subito. Il giorno prima infatti aveva smascherato una setta pauperista fondata da un genovese proibendo loro ogni predicazione. Seguire Frate San Francesco a quei tempi mi rendo conto che fosse consapevole follia senza nessuna assicurazione scritta ne spirituale tantomeno materiale seguirlo ogni giorno abbandonando la sicura strada della Chiesa canonica. Eppure la Chiesa non sarebbe quella che e oggi senza la Santa esperienza di Francesco e di chi lo segui nei secoli. Così in modi ben diversi per il Cammino Neocatecumenale. Se i Frati non si appoggiavano alle Parrocchie ma alle Chiese loro dove un sacerdote e poi i Frati stessi ordinati celebrarono Messa e tutto, spingendosi dalla magica atmosfera della Porziuncola fino alla Scandinavia fino in Cina fino a San Francisco che da loro fu fondata nel XVIII secolo erigendo un convento in cima ad uno dei suoi colli, il Cammino da sempre invece si e sviluppato - secondo i detrattori - come una pianta maligna alkainterno Delle Parrocchie ormai di tutto il mondo conosciuto. Anche in Cina. Anche nella Russia di Putin il quale interessato ha desiderato ascoltare un Kerigma apostolico, Lui che è battezzato, nel cuore del Kremlino.Setta non è. E sempre stata considerata dai Papi da Paolo VI fino a Francesco come "utile servizio alla Chiesa". Nessun pontefice ha mai censurato il Cammino.
    Una anomalia ma non tanto... Il Cammino da suscitare nelle persone le parti migliori ma anche le più malate. Quelle esperienze rimaste dentro noi che il mistico ortodosso Rubliev usava chiamare la zona in cui la MEMORIA deve essere guarita. E questo solo Cristo puo farlo. Non pochi si ribellano a questo. Non pochi si ribellano nello scoprire che i propri genitori abbiano gravemente condizionato la propria vita. Non pochi capiscono male e senza voler porre rimedio a quell'Odia tuo Padre. Che significa osserva! Vedi! La tua frustrazione ansiae malessere viene dall'avere sempre aspettato lusinghe approvazioni da un semplice uomo che pure essendo tua Madre essendo un essere umano non poteva dartele. Odia questa tua aspettativa. Trasferisci la a Cristo che ti ama tantissimo. E sarai capace di amare davvero senza interessi da dare o avete i tuoi e chiedere loro perdono. Io posso testimoniare che Dio mi ha benedetto con questa Grazia ed essermi riconciliato con Essi e la mia vita intera ha guarito nel profondo la mia anima. Ora vivo nella Benedizione. Ma capisco che e un dono. Il Cammino scava nella nostra vita come un aratro. Frate Francesco fece di piu ... E di meno. Mai si ricincilio' in vita col Padre terreno che lo ripudiò. Il Cammino lo comprendo quando preso seriamente consapevolmente e non accettato in queste istanze che sono Parola di Dio puo diventare esso stesso il nemico da distruggere.

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    1. Grazie, Mauri411, per il suo interessantissimo contributo!
      A nome della redazione

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