martedì 14 novembre 2017

Gli «anti-sette», l’abuso degli enti pubblici e… schizofrenia?

A volte ci si domanda se i componenti del fronte «anti-sette» facciano apposta a sembrare così contraddittori, o se invece ognuno vada davvero per la propria strada senza curarsi di cosa fanno e affermano gli altri. Riferiamo qui di un esempio eclatante in proposito.

Conclamata e ben documentata è l’amicizia e la collaborazione (più che decennale) fra le rappresentanti di CeSAP e FAVIS (Lorita Tinelli e Sonia Ghinelli) e Antonio Marziale, il Garante per l’Infanzia e l’Adolescenza della Regione Calabria. Questo che segue ne è solo una recentissima dimostrazione, ma ve ne sarebbero ben di più:



Per inciso, questo ricorso a funzionari pubblici compiacenti si è già visto ripetutamente e recentemente con i parlamentari amici intimi della Tinelli, Angela D’Onghia e Pietro Liuzzi.

Ma è singolare un commento, a proposito di Marziale, scritto da un’altra fervente attivista «anti-sette» e seguace di Lorita Tinelli, tale Maria Perule (non è chiaro se il nome sia reale o fittizio):



Ma la mano destra sa cosa fa la mano sinistra?

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