mercoledì 9 gennaio 2019

Bufale «anti-sette»: Roberta Grillo, il centro «Sicar» e il presunto «allarme satanismo»

Stemperiamo i toni necessariamente un po’ seriosi degli ultimi tempi (d’altronde, ci sarebbe davvero poco di che stare allegri) e tuffiamoci per un momento fra gli aspetti più ridicoli che il panorama «anti-sette» ci offre.

Lo facciamo con il nostro Epaminonda, che di satira s’intende, e che è incappato in un articolo semplicemente arlecchinesco, firmato da un laureando di nome Andrea Ferrario e pubblicato da una rivista edita addirittura dalla Scuola di Giornalismo dell’Università Cattolica di Milano (sic!).

Satira amara, comunque, perché dell'approssimazione e della superficialità degli «anti-sette» si potrebbe e si dovrebbe parlare in maniera ben più severa.





di Epaminonda


ROBERTA GRILLO È IN ASCOLTO, MA DI CHI?


Leggiamo con notevole difficoltà sintattica un articolo pubblicato su MAGZINE di Novembre 2018 dal titolo di copertina “MILANO NERA” che richiama l’omonimo scritto da Pier Paolo Pasolini.

Ma comprendiamo subito che non si tratta di una rivisitazione della malavita meneghina degli anni Sessanta. Infatti il sottotitolo demoniaco declama:

“All’ombra della Madonnina è allarme satanismo.
Storia del centro anti-sette che aiuta i pentiti a redimersi”

MAGZINE è una rivista pubblicata dalla scuola di giornalismo dell’Università Cattolica quindi presumiamo che si tratti di un’inchiesta d’attualità; redatta secondo gli schemi del buon giornalismo moderno. Ci affrettiamo quindi a raggiungere la pagina in cui l’autore, Andrea Ferrario, apre il pezzo con una frase ad effetto “L’ombra del diavolo” seguita da un nuovo sommario ancora più intrigante: “Satanismo a Milano, tra riti, orge e messe nere. Dalla corte di Satana alla Loggia Agape, il ritratto del fenomeno rivela una forma di culto nero mutata nel tempo”.


Ci mettiamo comodi e pregustiamo le notizie piccanti e “proibite” preannunciate con tanta enfasi. Ma dopo poche frasi ci rendiamo subito conto che si tratta in realtà di un “pastone”, vale a dire una sintesi di mezze notizie frammentarie dette o scritte da altri e che non c’è nulla di veramente attuale. Anzi non c’è proprio nulla, a parte un disperato tentativo di promuovere il Centro di ascolto Sicar di cui è coordinatrice Roberta Grillo di cui si era già parlato in questo post del blog sugli anti-sette.


Ma, già che ci siamo, cerchiamo per lo meno di capire di che si tratta. Il Sicar è una nuova struttura volta ad “aiutare persone di ogni età a uscire dalle sette adoranti il demonio”. E’ talmente nuovo che per il momento non ci è andato assolutamente nessuno. I telefoni restano muti nella estenuante attesa della prima telefonata di chi, adoratore dichiarato del demonio in terra lombarda, sia pronto a redimersi.

Scorriamo infatti l’intero articolo nella vana ricerca di un solo nome che ci dissuada dall’idea ormai insistente che il Sicar sia l’ennesima realtà inutile, nata con fini unicamente propagandistici. Di certo l’autore dell’articolo non ha incontrato nessun pentito e, a quanto pare, nemmeno Roberta Grillo che dichiara:

“Le sette esistono [se lo dice lei...], ma hanno connotazioni di grande segretezza, pertanto è difficile avvicinarle. Inoltre, sono sempre più praticati i riti satanici da parte del singolo individuo o da gruppi che si aggregano in modo del tutto spontaneo”

In pratica ci troviamo di fronte a mono-sette, composte da un singolo individuo, oppure sette “usa e getta” che si formano spontaneamente quando capita e dove capita. Realtà di cui nessuno ha notizia e che nessuno ha mai visto, ma di cui la Grillo è assolutamente certa.

Ma allora dov’è questo “allarme satanismo all’ombra della Madonnina” preannunciato in copertina?

L’autore si scusa quasi subito:

“…sulle sette sataniche del Milanese, l’elenco si sfoltisce, e andrebbe anche corretto rispetto all’ultimo ‘Rapporto sul satanismo italiano’ (2007) dell’Osservatorio Antiplagio, spesso ripreso con un ‘copia-incolla’ da giornalisti e autori di volumi sul tema”

Quindi non solo non ci sono nuove sette, ma sono persino sparite quelle catalogate nel 2007 dall’Osservatorio Antiplagio che in quasi dodici anni non è neanche stato capace di aggiornare un elenco già misero e sbagliato in partenza. Un elenco che tuttavia la stampa e altri autori continuano a riprendere come se fosse il “verbo”.

Ma Ferrario ce le elenca comunque, non resistendo egli stesso alla tentazione del copia-incolla. Ecco i nomi: 666 Realtà Satanica, Loggia Agape (diventata poi Gruppo Prometeo Milano) e Corte di Satana.

Ma subito dopo corregge il tiro: la Corte di Satana non è mai stata a Milano, bensì a Stresa (provincia di Verbania), e si è sciolta da tempo. Su Loggia Agape c’è stata una “sorta d’incomprensione” perché si trattava in realtà di un gruppo politico, stando al parere di Vittorio Fincati, studioso di occultismo.

Infine di 666 Realtà Satanica si sa ben poco, a parte che dovrebbe essere stata fondata dal lucano Filippo Scerba di cui non si hanno più notizie dal 2002. Insomma, da quel che leggiamo nell’articolo, l’elenco compilato in origine dall’Osservatorio Antiplagio nel 2007 aveva letteralmente tre nomi in croce e tutti sbagliati.

L’unico esperto di satanismo che sembra avere oggi “considerazioni nette” su 666 Realtà Satanica è il pediatra Luca Bernardo dell’ospedale Fatebenefratelli di Milano.


Dal suo osservatorio privilegiato, in qualità di Direttore della Casa pediatrica dell’ospedale, Bernardo è “diventato un vero e proprio esperto di satanismo”. In effetti, in base all’articolo di Andrea Ferrario, ci spiega che

“la setta 666 Realtà Satanica dovrebbe [notate il condizionale] essere ancora attiva, ed è composta da over diciotto e under diciotto”

Idee veramente molto chiare. In effetti, ci chiediamo quando, tra gli esperti di occultismo e di sette, il Sicar e l’Osservatorio Antiplagio aggiungeranno anche un ortopedico.

Ma le rivelazioni non sono finite. Continuiamo infatti nella lettura:

“Bernardo ci conferma quanto ha dichiarato a Il Giorno nel 2011 [siamo decisamente 'sulla notizia'!] sul fenomeno del satanismo a Milano: il locale di Porta Romana, considerato un luogo di reclutamento di giovani da parte di satanisti, non esiste più, mentre resiste ancora quello in zona Linate”

Ora ci domandiamo a che serva ricordarci che un locale chiuso già nel 2011 risulta tuttora chiuso nel 2019. E considerando che Bernardo conferma le dichiarazioni già fatte al Il Giorno del 2011, probabilmente non ha più avuto da allora notizie nemmeno del locale di Linate.

Dopo queste prime quattro pagine di nulla assoluto cominciamo a disperare di trovare qualcosa di concreto, a parte la nascita del Sicar, e finalmente nella quinta pagina arriva il colpo di scena: si parla di un evento accaduto dal luglio 2017 al febbraio 2018. Non si può parlare propriamente di attualità, ma per lo meno abbiamo un nome, Erostrato, e un luogo: Cesiomaggiore in provincia di Belluno.

Scopriamo che è un caso di setta satanica che ha fatto particolare scalpore sui telegiornali e nei programmi televisivi. Allora leggiamo con attenzione:

“Erostrato, il mitomane… ha tenuto sotto scacco un’intera cittadina tra atti vandalici, incendi dolosi, lettere con esplicite minacce a bambini e un sacchetto di caramelle con spilli lasciato nel cortile di un asilo”

E dove sarebbe il nesso satanico? L’autore ci assiste spiegando che

“nell’abitazione di alcuni sospetti sono stati trovati un testo in latino con stelle a cinque punte rovesciate e preghiere invocanti demoni, ma gli indagati si sono difesi sostenendo di essere semplici appassionati di esoterismo e riti satanici, il che non costituisce reato”

Quindi un altro buco nell’acqua. E che fine hanno fatto le orge e le messe nere? Inutile cercare.

Ma in chiusura l’articolista cerca di dare un senso a tutto questo fiume di inchiostro sprecato, con un elogio al Sicar che, ci scrive, viene contattato “da persone di ogni età e ceto” che vengono quantificate dalle “centocinquanta alle duecento all’anno”.

Non c’è naturalmente nemmeno un nome e ci chiediamo, visto che arriva sì e no una telefonata ogni due giorni, quale sia la difficoltà di avere un conteggio preciso. Possibile che in un anno non si riesca a capire se sono 150 oppure 200? Scopriamo che in realtà le telefonate non vengono da diretti interessati, ma dai familiari. Forse questo è il motivo per cui il conteggio è difficile.

Ma pochi paragrafi più avanti sembra che l’autore si sia fatto coraggio e afferma in  modo più preciso:

“Al Centro anti-sette si rivolgono duecento persone all’anno, tra cui padri di famiglia, professionisti, manager, avvocati e magistrati un piede nel vuoto [sic]

Sembra quindi che il pubblico sia prevalentemente maschile e, generalmente, tenga un piede nel vuoto o, come dice poco dopo la stessa Grillo:

“ha solo problemi psichiatrici”

Quindi si aggiunge un principio ‘scientifico’ di cui faremo tesoro:

“Anche perchè va ricordato che se c’è un disturbo spirituale allora
c’è anche un disturbo psichico, ma non è vero il contrario"


Insomma una gabbia di matti, dove Roberta Grillo sembra integrarsi perfettamente.

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