Abbiamo ben pochi commenti da fare, perché tutto quello che occorre dire è già sorprendentemente esposto, in maniera cristallina, nientemeno che dallo stesso don Aldo Buonaiuto, in risposta a questa domanda postagli da una giovane blogger fervente cattolica, Rita Sberna (che – sia chiaro – non è una giornalista), in un’intervista che è stata registrata poco meno di due anni or sono (ottobre 2016):
Facciamo un piccolo passo indietro e – tanto per rafforzare e riconfermare (se mai ve ne fosse bisogno) il ruolo rivestito da don Aldo Buonaiuto come collaboratore della Polizia di Stato – ecco come lo presenta Rita Sberna:
E ora vediamo come risponde don Aldo Buonaiuto al quesito postogli dalla giovane presentatrice:
«Le sette sataniche purtroppo sono diffuse ma non sappiamo quantificare il numero di questi gruppi più o meno organizzati»
Abbiamo capito correttamente?
Temiamo di sì:
«(...) non sappiamo quantificare il numero di questi gruppi più o meno organizzati»
Ecco crollare l’intero castello di carte «anti-sette», ecco dimostrarsi l’assoluta inesistenza del presunto «allarme» dei «culti distruttivi», come peraltro già era stato dimostrato da altri in precedenza e come abbiamo più volte dimostrato anche noi.
Ma non era proprio Lorita Tinelli a parlare di «circa 500 sette» e a ribadire continuamente questa cifra (tutt’altro che documentata) ai mass media e su Internet?
«(...) non sappiamo quantificare il numero di questi gruppi più o meno organizzati»
Ma non era proprio don Aldo Buonaiuto a dichiarare di fronte alla stampa e ad altri illustri invitati presso il Pontificio Ateneo Regina Apostolorum, che in cinque anni la sua organizzazione aveva trattato 1853 presunti «casi» di persone che avevano aderito a movimenti a suo dire «discutibili» o «pericolosi»?
Eppure:
«(...) non sappiamo quantificare il numero di questi gruppi più o meno organizzati»
Teniamo in mente questa clamorosa incongruenza e torniamo all’intervista di Rita Sberna: si sfiora addirittura il paradosso un paio di minuti più tardi, quando don Aldo Buonaiuto parla della figura de «l’ingannatore, l’astuto, il serpente, il menzognero»:
Di chi stava parlando il prete inquisitore referente della SAS?
Chissà. Però le sue parole (evidentemente attribuite a chi segue una spiritualità a lui invisa, ma che un po’ sarcasticamente ci domandavamo se non potessero riferirsi a lui stesso) ricordano un recentissimo post della sua collega «anti-sette» Lorita Tinelli:
Quale candore: «stiamo prendendo tutti una brutta deriva in campo relazionale e di rispetto dell’altro»? Evidentemente stava parlando del CeSAP e dei suoi colleghi «anti-sette».
Ma sentiamo come prosegue il prete esorcista don Aldo Buonaiuto:
«(...) il demonio a volte riesce anche proprio a utilizzare cristiani credenti consacrati persone anche proprio del mondo della Chiesa intesi come sacerdoti ecc. per combinare i suoi misfatti.»
Che sia un lapsus freudiano?
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