sabato 17 novembre 2018

Gli «anti-sette» e il loro seguito: strani fenomeni intorno a Lorita Tinelli

di Mario Casini

Non finirò mai di stupirmi per la singolarità dei personaggi che gravitano attorno al controverso mondo «anti-sette»; ne ho viste di tutti i colori, ma l’episodio che brevemente vado a raccontare è ben più che curioso, forse spassoso, e direi quasi grottesco.

Nella fattispecie, torno a parlare di Lorita Tinelli, esponente del CeSAP (associazione referente per l’Italia della controversa organizzazione europea FECRIS).

Il 7 novembre scorso – a mo’ di fulmine a ciel sereno – la Tinelli pubblica questo post, incomprensibile ai più:


Un poco incuriosito e – non lo nego – anche un poco divertito, ho cercato di capire a chi si riferisse Lorita Tinelli, chi si celasse dietro l’ovvio pseudonimo di «Viktor Emil Frankl» e quale fosse il casus belli.

Dopo un po’ di ricerca ma senza troppo riflettere, ho provato a inviare la richiesta di «amicizia» su Facebook a quell’utente, pensando che tutto sommato avrei potuto chiedere chiarimenti andando direttamente alla fonte.

La risposta è arrivata molto rapidamente nel giro di una mezz’ora, e in tutta sincerità mi ha lasciato sbalordito:


Qualche minuto più tardi, «Frankl» elimina questo post e ne copia e incolla il testo pubblicandolo sul proprio «diario» Facebook dopo aver corretto qualche refuso, condividendolo con tutti i suoi contatti così che rimanga reperibile.

Tralascio e soprassiedo sul turpiloquio e le offese rivolti a me, d’altro canto Lorita Tinelli e la sua banda ormai mi ci hanno abituato, e so bene di non essere l’unico libero pensatore cui è riservato questo trattamento.

Vi sono invece alcuni spunti d’interesse nello sconnesso discorso di questo utente anonimo, che voglio sottolineare:


Per dirla tutta, personalmente a questo «Frankl» non attribuirei granché in termini di credibilità, pertanto non considero attendibili le sue accuse nei confronti di Lorita Tinelli; piuttosto, ammesso e non concesso che abbiano un qualche fondamento, comunque reputo meriterebbero ben altro contesto che un «social network» come Facebook. Tanto più che, se «Frankl» conosce davvero la Tinelli, sicuramente possiede anche un suo numero telefonico (che d’altronde si può reperire molto facilmente in Internet) e quindi avrebbe potuto assai agevolmente contattarla in modo ben più diretto e confidenziale, senza cioè spiattellare online il suo risentimento.

Comunque, da elementi raccolti altrove, ho anche appreso che «Frankl» è in realtà una donna:


Costei sostiene che Lorita Tinelli sia stata una sua insegnante di criminologia all’università (forse si riferisce al Corso di Perfezionamento in Criminologia generale e penitenziaria della Facoltà di Scienze della Formazione, università di Bari, di cui si legge sul gargantuesco curriculum della Tinelli):


E pare un’asserzione plausibile, dato che utilizza la stessa terminologia «anti-sette»:


Ma in conclusione del suo sfogo, «Frankl» non sembra trovare pace nei confronti della Tinelli:



Chiunque sia quest’emotiva utente di Facebook (sempre che si tratti di una persona in carne ed ossa e non di un alter ego di qualcuno), mi lascia alquanto perplesso il suo comportamento.

Se «Frankl» fosse un individuo reale, la esorterei anzitutto a lasciar sbollire la propria ira, e poi in un secondo momento a trovare il coraggio di fare una telefonata alla sua ex docente: a volte una semplice chiacchierata può essere riparatrice.

Ma a parte questo banale consiglio, non posso che osservare come l'ambiente «anti-sette» paia essere frequentato da numerosi personaggi che dimostrano di aver tratto ben pochi vantaggi dal frequentare psicoterapeuti e psicologi sedicenti esperti in questa o quell'altra specializzazione.

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