venerdì 16 febbraio 2018

Gli «anti-sette» si criticano l’un l’altro

Abbiamo già esaminato e documentato (qui un esempio da un recente post) come il fronte dei militanti «anti-sette» sia non solo alquanto eterogeneo ma anche e soprattutto estremamente contraddittorio e litigioso.

A volte, però, i diversi esponenti del gruppetto di associazioni attive sul territorio nazionale contro la religiosità alternativa (CeSAP, FAVIS, AIVS, ONAP e qualche altra sigla) finiscono davvero per suscitare l’ilarità dei loro osservatori.

Ecco ad esempio un post di qualche giorno fa scritto da Toni Occhiello per criticare l’ultima edizione, appena conclusa, del Festival di San Remo:


Qualcuno obietterà: che c’entra con la sua campagna propagandistica contro la Soka Gakkai e la spiritualità in generale? Nulla, in effetti, a parte fornire un indice della quantità gargantuesca di frustrazioni represse e livori inespressi.

Ma si noti come definisce Michelle Hunziker, che negli ultimi mesi si è fatta «paladina» della nuova «crociata» mediatica contro tutto ciò che è religiosità non convenzionale: «la stucchevole svizzera bionda tutto latte, miele, panna e cioccolata che sembra uscita da un poster di pubblicità alla maternità ariana...»

Sic! Ma Occhiello sa di dileggiare una sua «collega», alleata del CeSAP proprio come lui?

Forse la considera una «concorrente scomoda»? Chissà.

Pare una sorta di nemesi, se pensiamo che appena due giorni prima uno dei vari gruppi Facebook che gravitano attorno al network degli «anti-sette» italiani, e di cui fanno parte Sonia Ghinelli del FAVIS, Luigi Corvaglia del CeSAP e Armando De Vincentiis del CICAP, ha avviato una veemente, livorosa discussione contro Bartolomeo Pepe, un parlamentare della Repubblica a cui poco meno di un anno fa proprio Toni Occhiello ha rivolto un ringraziamento pubblico per il sostegno dato in occasione della conferenza di presentazione dell’AIVS tenuta in Senato.

Ecco l’esordio del post:


Non entriamo nel merito della questione sui vaccini, facciamo soltanto notare con quale astio viene apostrofato il senatore Pepe senza alcun riguardo per il suo supporto (comunque assai discutibile) all’AIVS.

Eppure il parlamentare che quegli «anti-sette» tacciano di «analfabetismo funzionale» è un loro sostenitore:


Insomma, a quanto pare il «tutti contro tutti» fra gli «anti-sette» è all’ordine del giorno.


1 commento:

  1. Questi signori sono evidentemente guidati da impulsi emotivi negativi quali l'invidia. Il classico atteggiamento del dover criticare tutti (amici e colleghi in primis) per sentirsi superiori.

    RispondiElimina