lunedì 16 ottobre 2017

Aggiornamento breve – La censura continua

Inutile cercare di far emergere la verità completa sulla sentenza a proposito di Arkeon.

A quanto pare, infatti, la casta degli psicologi non fa che soffocare qualsiasi tentativo di esprimere un’opinione contraria, o – per meglio dire – di porre in rilievo tutti gli aspetti di una questione giudiziaria in cui fa (loro) comodo soltanto evidenziare la condanna per abuso di professione, sottacendo ciascuno degli altri punti che la magistratura ha liquidato come destituiti di fondamento.


Link alla pagina originaria: https://formazionecontinuainpsicologia.it/confermata-condanna-psico-setta-arkeon/



Link alla pagina originaria: http://www.ilsole24ore.com/art/norme-e-tributi/2017-08-22/psicologi--professione-abusiva-il-guru-psico-setta-203056.shtml


Ad oggi, infatti, nessuno dei due commenti ha visto la luce (il secondo ricalcava in toto il primo).


domenica 15 ottobre 2017

Aggiornamento breve – Lorita Tinelli e l’ipocrisia in pillole

L’atteggiamento illuminato che viene prospettato agli amici e ai seguaci: «Siamo sempre pronti a scagliarci contro gli altri, senza conoscere le loro storie, facendoci consumare dall’odio e dall’acredine, a prescindere»






L’atteggiamento concreto nell’attività di tutti i giorni: pubblicare in continuazione notizie (a prescindere dal sentore di attendibilità che abbiano) negative, possibilmente allarmistiche, a proposito di religioni, movimenti spirituali e alternativi, minoranze confessionali, ecc. Il criterio che appare evidente è: più sono sensazionali e più colpiscono alla pancia e suscitano reazioni sdegnate, meglio è. Che poi siano veritiere, è un fatto secondario.

Un paio di esempi:


Reazione assai scientifica quella di deridere un fenomeno sociale in crescita.



Chissà, si saranno poi riempite le cartelle?


Da notare come, leggendo il sito del CeSAP, la madre prima preoccupata si è poi completamente allarmata.


I Mormoni un «culto fondamentalista» tanto da giustificare la «deprogrammazione»?


Quanto sarà stata attendibile questa notizia? È ben noto che sul «Blue Whale» sono girate molte «bufale».

Ecco, quindi, come un’attività di promozione dell’intolleranza e della paura viene portata avanti da chi, però, vorrebbe apparire equilibrato e tollerante del diverso.

sabato 14 ottobre 2017

Aggiornamento breve – discussione su MedicItalia

Ecco un altro, lampante esempio delle contraddizioni di una figura di primo piano del controverso panorama «anti-sette», Lorita Tinelli.

Segnaliamo infatti la discussione che si è sviluppata su questo articolo della rivista online «MedicItalia», a firma Sabrina Camplone, che riteniamo alquanto interessante e di rilievo soprattutto ai fini di una più ampia valutazione dell’operato degli attivisti «anti-sette».

Ecco il link: http://www.medicitalia.it/news/psicologia/7298-faresti-tagliare-capelli-giardiniere.html#c1

lunedì 9 ottobre 2017

STORIA / 1. Un po’ di background sull'attendibilità dei gruppi «anti-sette»

Un’attendibilità autoreferenziale e, di fatto, più presunta che possibile. La litigiosità dei gruppi «anti-setta», una loro caratteristica tanto costante quanto emblematica, lascia spazio a dubbi e perplessità profondi circa una loro inattendibilità di fondo. Come minimo, si può dire che abbiano un DNA fazioso (se non addirittura facinoroso), incline al contrasto a tutti costi e caratterizzato dalla smania di protagonismo.

mercoledì 4 ottobre 2017

Libertà di parola? Tutt’altro, censura!

Una volta avevo un profilo Facebook… 😅

Poi ho commesso l’errore di osare esprimere la mia opinione senza chinare il capo di fronte agli «anti-sette».

Certo, non ho usato mezzi termini e non sono stato né soft né tanto meno compiacente. Lascio però giudicare al lettore quanto fosse lecito o illecito (al di là del contenuto della critica, con cui si può essere d’accordo o meno) esprimere sulla propria pagina Facebook personale un parere personale:


Questo mi è costato… il mio profilo Facebook! Per un paio di post critici ma comunque educati, Lorita Tinelli mi ha fatto chiudere il profilo rivolgendosi a dei suoi amici poliziotti, una in particolare, una certa Madi Lentini di Roma (qui la sua pagina Facebook). Ecco infatti come la Tinelli l’ha aizzata contro di me:


A questo commento, che mostra un’intrinseca ma evidente velleità ostile, ha fatto seguito un breve scambio di messaggi privati nei quali la Lentini mi ha velatamente minacciato, in risposta a una mia battuta di spirito, con un «rida, rida…».

Un paio di giorni più tardi quel mio post è stato rimosso da Facebook, senza alcun preavviso né richiesta di chiarimento.

Il giorno successivo, il mio profilo è stato bloccato, di nuovo senza alcuna motivazione o possibilità di appello.

Mi pare che tutto ciò sia alquanto indicativo della metodologia seguita dalla Tinelli e dai suoi alleati «anti-sette».

Ciliegina sulla torta, cosa pubblica la Tinelli due giorni più tardi? Un post sui «metodi mafiosi».


Mi domando: quando parla di «aprire profili anonimi», si riferisce forse alla sua cara amica e collega Sonia Ghinelli che si nasconde dietro un finto profilo Facebook di nome Ethan Garbo Saint Germain?

Insomma, il suo è un post alquanto attinente, per non dire… di un’ipocrisia disarmante!